Presentazione del volume "Alessandro Poma (1874-1960)"

Presentazione del volume “Alessandro Poma (1874-1960)”, catalogo generale delle opere a cura di Maria Luisa Reviglio della Veneria e Lodovico Berardi, edito da Polistampa (Firenze).
Roberto Bilotti introdurrà gli ospiti.
Claudio Strinati introdurrà alla lettura dell’opera di Poma.
Paolo Emilio Trastulli e Pier Andrea De Rosa tratteggeranno i passi significativi del suo operare nella cultura artistica italiana tra XIX e XX secolo.
Alberta Campitelli coordinerà l’incontro.
Sarà presente Maurizio Calvesi, curatore della mostra dedicata ad Alessandro Poma nel 2007 proprio al Museo Carlo Bilotti a Roma.
Repertorio e catalogo generale delle opere di Poma, oltre che strumento di lavoro, il volume rappresenta una importante tappa del progetto di rivalutazione dell’ingente patrimonio artistico del pittore biellese, vissuto a Villa Borghese da inizio del 1900 sino agli anni ’40.
Presentazioni: Luigi Roth, Roberto Bilotti, Carlo Poma Murialdo
Prefazione: Claudio Strinati
Testi: Maria Luisa Reviglio della Veneria, Lodovico Berardi, Pier Andrea De Rosa, Gian Giorgio Massara, Francesca Berardi
Per comprendere le scelte di vita del pittore Alessandro Poma, è d’obbligo partire dall’educazione ricevuta da una famiglia di imprenditori, pioniera dell’industria tessile sviluppatesi nel Biellese nel XIX secolo. Una imprenditorialità diffusa e profonda quella della famiglia Poma: il nonno di Alessandro fondò con il fratello il suo primo stabilimento tessile a Biella Piazzo nel 1825; nei cinquanta anni successivi gli zii ne crearono altri importanti nel biellese; il padre stesso – quattordicesimo figlio - si trasferì Torino nel 1887 per avviare una propria attività industriale, sempre nel settore tessile, creando molte opportunità di lavoro ma ricevendo anche l’“accusa” che il grande stabilimento - detto il fabricon - fosse stato il primo a sporcare il cielo della città.
a cura di Maria Luisa Reviglio della Veneria e Lodovico Berardi (Editore Polistampa, Firenze)